Il presidente dello Zimbabwe, Emmerson Mnangagwa, ha dichiarato il 3 aprile lo stato di calamità nazionale a causa della grave siccità, alimentata dal fenomeno climatico di El Niño, che mette in pericolo milioni di persone. Dopo il Malawi e lo Zambia, lo Zimbabwe è il terzo paese dell’Africa meridionale a dichiarare lo stato di emergenza per la siccità.
Zimbabwe
TRA NATURA INCONTAMINATA E FRAGILITÀ
Lo Zimbabwe è un paese dell’Africa meridionale senza sbocco sul mare, conosciuto per i paesaggi mozzafiato e la ricca fauna. La sua popolazione è numerosa e giovane: il 63% ha meno di 24 anni.
Due terzi della popolazione vive in zone rurali e l’economia del Paese è molto fragile, messa a dura prova dalla povertà diffusa, dall’alto tasso di HIV e dalle limitate opportunità di lavoro. Le tecniche di coltivazione a bassa produttività mettono in crisi l’accesso al cibo degli abitanti delle zone rurali, una vera minaccia per la sicurezza alimentare dello Zimbabwe.
Negli ultimi anni, lo Zimbabwe ha sperimentato molteplici shock climatici violenti, tra cui siccità, inondazioni e cicloni che facilitano la diffusione di epidemie come malaria, tifo e colera, che colpiscono ciclicamente il Paese.
⚠️ EMERGENZA SICCITÀ
⚠️ EMERGENZA SICCITÀ
Il presidente dello Zimbabwe, Emmerson Mnangagwa, ha dichiarato il 3 aprile lo stato di calamità nazionale a causa della grave siccità, alimentata dal fenomeno climatico di El Niño, che mette in pericolo milioni di persone. Dopo il Malawi e lo Zambia, lo Zimbabwe è il terzo paese dell’Africa meridionale a dichiarare lo stato di emergenza per la siccità.
🌍 ULTIME NOTIZIE
Un’epidemia di colera in Zimbabwe ha avuto inizio a febbraio 2023 nella piccola città di Chegutu, nella provincia di Mashonaland Ovest. Nel corso del 2023, l’epidemia è rimasta relativamente contenuta nel Paese e, a partire da settembre 2023, sono stati registrati casi anche nella capitale, Harare.
♀️ DONNE
Abbiamo contribuito alla creazione dell’Assemblea delle donne rurali. Le partecipanti hanno imparato cosa siano il lavoro non retribuito, i diritti di genere e i principi dell’agricoltura sostenibile che possono migliorare la loro sussistenza. Grazie ai corsi di formazione e al confronto in assemblea le donne si sono mobilitate e hanno chiesto una ridistribuzione dei compiti in casa: ora vengono aiutate nel lavoro di assistenza e sono autorizzate ad andare al mercato per vendere il raccolto. Così sono più libere, indipendenti e hanno la possibilità di fare affidamento su un reddito proprio e provvedere alle loro famiglie.
Diciamo basta alla violenza
Nello Zimbabwe il 30% delle donne è vittima di violenza dentro e fuori casa. Molte donne non sanno nemmeno riconoscere di aver subito violenza, specialmente se è il partner a commettere abusi e soprusi. Le conseguenze sulle più giovani possono essere molto gravi: aumentano i casi di gravidanze precoci e di abbandono scolastico, e questo le allontana ancora di più da un obiettivo di parità sociale ed economica. Stiamo lavorando per istituire un centro di segnalazione dei casi di violenza di genere e abbiamo organizzato incontri di confronto con la comunità sul tema della violenza domestica, sull’assistenza non retribuita e sul significato di un lavoro dignitoso. Molte donne hanno trovato il coraggio di parlare e denunciare i casi di violenza di genere.
⚠️ CICLONE TROPICALE FREDDY
Dopo essere passato nella parte sud-orientale del Mozambico, il ciclone tropicale Freddy sta passando nel vicino Zimbabwe. Il ciclone ha registrato venti massimi di 95 km/h, sta perdendo potenza e si prevede che si dissipi il 27-28 febbraio, ma continuerà a rappresentare una seria minaccia in termini di precipitazioni per lo Zimbabwe sud-orientale ed il Mozambico meridionale.
⚠️ EMERGENZE
Pochi mesi fa il ciclone Ana si è abbattuto sulle comunità dell’Africa meridionale colpendo soprattutto Mozambico, Zimbabwe e Malawi.
Lo Zimbabwe ha subito meno gli effetti del ciclone, che in altri paesi sono stati purtroppo devastanti. L’impatto più grave è stato sui raccolti, andati totalmente distrutti.
Questa situazione, dopo gli effetti della lunga chiusura dei mercati dovuti alla pandemia, ha peggiorato la crisi alimentare che oggi rischia di aggravarsi ulteriormente a causa delle ripercussioni della guerra in Ucraina.
La guerra in corso ha interrotto la catena di approvvigionamento alimentare per gran parte dei paesi africani che commercializzano molto con Russia e Ucraina per le forniture di grano, olio commestibile e fertilizzanti.
📚 SCUOLE
Dopo la pandemia e le alluvioni avvenute ad inizio anno la situazione si è gradualmente normalizzata. Finalmente le scuole nel mese di marzo hanno riaperto.
I bambini nel corso nel 2021 sono rimasti a casa per lunghi periodi e a causa di questo il numero di studenti che ha abbandonato la scuola è stato altissimo.
IL NOSTRO INTERVENTO IN NUMERI
2006
anno di avvio dei progetti
5
progetti di sostegno a distanza
6075
bambini sostenuti a distanza
TRA PROGETTI E RISULTATI
Il nostro lavoro nel mondo è fatto di progetti, sfide e risultati raggiunti. Qui di seguito potrai approfondire quanto abbiamo fatto con le comunità dello Zimbabwe, per costruire un futuro in cui i diritti di tutti e tutte vengano rispettati.