Etiopia

LA STRADA PER UNA SOCIETÀ MENO VULNERABILE

 

Negli ultimi anni, l’Etiopia ha ottenuto importanti risultati in termini di sviluppo, riduzione della povertà e miglioramento dei servizi sociali di base. Tuttavia, l’insicurezza alimentare e la malnutrizione sono ancora un grave problema: 20,4 milioni di persone hanno bisogno di sostegno alimentare.

Tra queste ci sono 4,5 milioni di sfollati interni, che hanno dovuto abbandonare le loro case a causa del conflitto nel nord del Paese e per la grave siccità nel sud. Il Paese è infatti molto vulnerabile a causa degli shock climatici, ma anche per epidemie di colera e malaria e i conflitti interni.

⚠️ EMERGENZE

Il conflitto in Tigray è ufficialmente concluso, ma le conseguenze sono ancora gravi. Non è stata fatta giustizia per le vittime e la ricostruzione è in stallo, con danni stimati in 20 miliardi di dollari. La regione affronta anche una grave crisi climatica, con siccità e invasioni di locuste che hanno ridotto i raccolti, lasciando oltre 4,5 milioni di persone bisognose di aiuti alimentari e più di un milione di sfollati. Il 90% delle strutture sanitarie è stato danneggiato o distrutto. Inoltre, le violenze si sono estese all’Amhara, dove le milizie nazionaliste Fano, inizialmente alleate del governo, rifiutano di deporre le armi, violando il cessate il fuoco del novembre 2022. Il governo di Addis Abeba combatte queste milizie con metodi sempre più brutali, inclusi bombardamenti con droni, causando vittime civili e imponendo lo stato di emergenza nella regione.

⚠️ EMERGENZE

Il conflitto in Tigray è ufficialmente concluso, ma le conseguenze sono ancora gravi. Non è stata fatta giustizia per le vittime e la ricostruzione è in stallo, con danni stimati in 20 miliardi di dollari. La regione affronta anche una grave crisi climatica, con siccità e invasioni di locuste che hanno ridotto i raccolti, lasciando oltre 4,5 milioni di persone bisognose di aiuti alimentari e più di un milione di sfollati. Il 90% delle strutture sanitarie è stato danneggiato o distrutto. Inoltre, le violenze si sono estese all’Amhara, dove le milizie nazionaliste Fano, inizialmente alleate del governo, rifiutano di deporre le armi, violando il cessate il fuoco del novembre 2022. Il governo di Addis Abeba combatte queste milizie con metodi sempre più brutali, inclusi bombardamenti con droni, causando vittime civili e imponendo lo stato di emergenza nella regione.

🌍 ULTIME NOTIZIE

L’economia del Paese continua ad essere precaria, con un quadro dominato da bassi ricavi derivanti dalle esportazioni, scarsità di valuta estera e un’elevata spesa pubblica. I prezzi dei generi alimentari di base hanno registrato un ulteriore aumento, risultando nettamente superiori alla media degli ultimi tre anni.

⚖️ DIRITTI DELLE DONNE

In alcune regioni del Paese è ancora molto forte lo squilibrio tra i diritti degli uomini e quelli delle donne. Non hanno accesso al mondo del lavoro e sono costrette a dedicarsi ad attività non retribuite, come la cura della casa, degli anziani e della famiglia. Non hanno accesso al credito dalle istituzioni, ma possono solo chiedere prestiti con interessi altissimi per sostenere attività come la pastorizia e l’agricoltura. Questa situazione aumenta la povertà  e  alimenta  la  violenza  di  genere. Per cambiare questa condizione abbiamo insegnato a ben 987 donne della comunità di Farta i principi dell’imprenditoria, le tecniche per un’agricoltura sostenibile e le abbiamo aiutate a creare cooperative locali di credito per sviluppare il più possibile le loro attività.

❣️ RIPRENDIAMO LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO A DISTANZA!

La situazione pacificata nell’area di Raya Azebo ci permette di poter tornare a guardare al futuro con più speranza: stiamo organizzando la ripresa delle nostre attività nelle aree che fino ad oggi erano rimaste inaccessibili a causa dei conflitti.

Siamo pronti a riprendere in sicurezza i progetti di sostegno a distanza!

🎉 BUONE NOTIZIE

Nel novembre 2022 il governo federale etiope e le autorità del Tigray hanno firmato un accordo di cessazione delle ostilità, che sta proseguendo ancora oggi. Dopo anni di disordini politici e di guerra civile che hanno causato perdite di vite umane e una crisi umanitaria, la situazione sta lentamente migliorando.

Nell’area di Raya Azebo stanno tornando a funzionare servizi come banche, ospedali e mezzi di trasporto; inoltre anche le università le scuole riepriranno presto le porte agli studenti.

⚠️ EMERGENZE

La situazione di conflitto nella regione del Tigray rimane allarmante e sono migliaia le persone sfollate nelle regioni limitrofe di Afar e Amhara. Qui stiamo concentrando il nostro intervento per affrontare la crisi umanitaria e supportare le migliaia di famiglie che hanno lasciato le loro case.

A causa del conflitto non è possibile accedere all’area del Tigray e abbiamo dovuto sospendere le attività di adozione a distanza nella zona di Raya Azebo. Riprenderemo il nostro intervento non appena la situazione tornerà stabile e la zona sarà più sicura.

Inoltre, nelle regioni di Oromia, Afar e Somali si sta affrontando il problema della siccità che sta causando una grave crisi alimentare.

Nelle regioni in cui siamo presenti, lontane dal Tigray, stiamo portando avanti regolarmente le attività con le i bambini e le comunità.

⚠️ EMERGENZE

Il conflitto in corso da novembre 2020 nella regione del Tigray, nel nord del Paese, continua a rendere instabile la situazione e a causare gravi conseguenze. Milioni di persone sono a rischio a causa dell’insicurezza alimentare e molte famiglie sono state costrette a lasciare le proprie case per spostarsi in altre zone del Paese o nel vicino Sudan. Inoltre, una terza ondata di Covid-19 ha colpito il Paese. A livello federale è stato dichiarato lo stato di emergenza, mentre nella zona di Amhara il governo regionale ha imposto alcune restrizioni alla circolazione dei mezzi pubblici.

Attualmente, il problema più impellente è proprio quello della sicurezza alimentare, in particolare per le regioni del Tigray, di Amhara e Afar, che sono zone già deboli a causa dell’invasione di locuste, degli effetti del cambiamento climatico e della recessione economica. Inoltre, alcune zone sono difficili da raggiungere e in alcuni casi è impossibile raccogliere informazioni affidabili sullo stato di alcune aree. In queste aree le linee di comunicazione non funzionano e mancano acqua, cibo, carburante e contanti. Le norme igieniche sono difficili da rispettare, il che comporta il rischio di epidemie di colera o l’esplosione di focolai di Covid-19. In queste condizioni è ovviamente quasi impossibile vaccinarsi e il rischio di contrarre il virus è molto elevato.

Tra tutti, donne e bambini sono i soggetti che hanno bisogno di maggiore attenzione. La mancanza di supporto psicologico ai piccoli che sono stati testimoni del conflitto si unisce all’aumento della malnutrizione e delle violenze sessuali nei confronti delle donne, che spesso non hanno modo di denunciare. I bambini rischiano di essere separati dai genitori e restare così senza protezione. Le donne non hanno possibilità di accedere ai servizi essenziali come l’assistenza prenatale e post-gravidanza.

Stiamo creando zone per l’accesso ad acqua pulita e sicura e stiamo riparando anche le fonti d’acqua danneggiate a causa dei conflitti. Continuiamo a distribuire kit per l’igiene per le donne e le ragazze e stiamo portando avanti i nostri programmi scolastici.

IL NOSTRO INTERVENTO IN NUMERI

1990

anno di avvio dei progetti

6

progetti di sostegno a distanza attivi

4818

bambini sostenuti a distanza

TRA PROGETTI E RISULTATI

Il nostro lavoro nel mondo è fatto di progetti, sfide e risultati raggiunti. Qui di seguito potrai approfondire quanto abbiamo fatto con le comunità dell’Etiopia, per costruire un futuro in cui i diritti di tutti e tutte vengano rispettati.

Cambia per sempre la vita di un bambino e della sua comunità grazie all’adozione a distanza con ActionAid!