15 febbraio 2024
Non solo sostegno a distanza: creare opportunità per i giovani in Gambia
Adama e Musa ci raccontano cosa significa essere giovani ragazzi che vivono in Gambia, delle difficoltà che hanno affrontato e di come i progetti di ActionAid siano riusciti a dargli una nuova prospettiva per il futuro. Guarda il VIDEO con le loro interviste.
Il Gambia è un Paese di contrasti, dove instabilità e progressi democratici si intrecciano in un contesto di sfide sociali ed economiche. Uno dei fenomeni più evidenti è l’altissimo numero di giovani che decidono di lasciare il paese per intraprendere il percorso verso il Nordafrica e l’Europa. La crescita dei flussi migratori è causata certamente dalla pressione demografica e dalla povertà, ma i giovani scelgono di partire soprattutto perché qui non riescono ad aspirare ad un futuro migliore, non ci sono opportunità di crescita e possibilità di realizzarsi.
Il 9% di tutti i migranti nel mondo proviene proprio dal Gambia ed i minori costituiscono circa un terzo di tutti i migranti internazionali in Africa Occidentale, con una predominanza di ragazze e bambine. Intraprendere il viaggio attraverso canali legali è pressoché impossibile, ed è facile incappare in reti criminali legate alla tratta di esseri umani.
Ma migrare non è soltanto una scelta personale, anzi è spesso influenzata da una serie di dinamiche sociali, culturali, familiari e, negli ultimi anni, anche dagli effetti negativi del cambiamento climatico. La regione dell’Africa in cui si trova il paese, la cintura del Sahel, affronta infatti crisi e siccità sempre più ricorrenti, inondazioni improvvise e deterioramento del suolo che minacciano i mezzi di sussistenza delle comunità locali più vulnerabili aggravando i livelli d’insicurezza alimentare, la malnutrizione e la povertà.
In questo contesto, portiamo avanti il nostro lavoro non soltanto grazie alle attività di sostegno a distanza, ma anche tramite progetti che rispondono ai bisogni e alle esigenze specifiche dei giovani del Gambia. I nostri progetti si focalizzano su occupazione giovanile, formazione professionale e agricoltura resiliente.
Opportunità di lavoro come alternativa alla migrazione
Le attività per i giovani che portiamo avanti in Gambia mirano a contenere l’impatto delle migrazioni nel paese. Ciò avviene attraverso la creazione di nuove fonti di reddito, la divulgazione di informazioni sui rischi e i diritti legati alla migrazione, e il rafforzamento della sicurezza alimentare nelle comunità locali.
Nell’ambito del progetto abbiamo istituito un Centro Agricolo Resiliente al Clima e costruito una fattoria dimostrativa, chiamata Demo Farm, in cui si condividono e si sviluppano le tecniche agricole più moderne e resilienti che meglio affrontano le nuove sfide del cambiamento climatico.
Da quando è partito il progetto abbiamo formato 80 giovani, organizzando quattro sessioni di formazione su agricoltura e allevamento della durata di tre mesi.
Ecco alcune delle attività che portiamo avanti nel progetto:
- Identifichiamo le opportunità lavorative che generano reddito capaci di assicurare alle comunità l’accesso al cibo
- Organizziamo corsi di formazione per aiutare le persone ad acquisire competenze professionali e aprire piccole imprese, concentrandoci soprattutto sulle donne e sui giovani migranti di ritorno
- Sosteniamo i piccoli agricoltori per diventare indipendenti, dalla produzione al mercato, e facilitiamo la loro organizzazione in cooperative per aiutarsi a vicenda e vendere meglio i loro prodotti
- Dialoghiamo con le autorità locali per incentivare l’assegnazione di terreni agricoli a donne e giovani
- Promuoviamo tecniche agricole sostenibili come il compostaggio e l'uso di pesticidi organici, con piantumazione di alberi e mangrovie nelle isole per il ripristino dell'ecosistema
Oltre a rafforzare le fonti di reddito e l’autonomia delle comunità, lavoriamo con i giovani, i genitori e i leader locali per sensibilizzare sui temi della migrazione regolare, il traffico di esseri umani e la protezione dei diritti dei migranti. Per scoraggiare la migrazione irregolare ed il pericoloso viaggio attraverso il Mediterraneo, evidenziamo quali sono le opportunità e le alternative sostenibili che il territorio offre, anche grazie alla testimonianza degli “ambasciatori del cambiamento”. Sono persone tornate in Gambia dopo essere state migranti, che condividono con gli studenti delle scuole secondarie la loro esperienza per renderli consapevoli delle conseguenze e dei rischi della migrazione irregolare.
