Luglio 2024
2024: un anno di lavoro in Bangladesh
Esposizioni frequenti a cicloni e inondazioni, accentuate dall’aumento del livello del mare, mettono in pericolo la sicurezza alimentare, le infrastrutture e la salute pubblica del Bangladesh. Questi eventi climatici estremi aggravano ulteriormente un sistema sanitario già precario, con carenza di risorse e personale qualificato, e aumentano la diffusione di malattie come malaria e tubercolosi.
Parallelamente, il Paese affronta una sfida sociale significativa con un altissimo tasso di matrimoni precoci. Questa pratica limita l’istruzione e le opportunità per le donne, esponendole a rischi per la salute e perpetuando le disparità di genere.
I risultati che abbiamo raggiunto quest'anno
grazie al vostro supporto
- 19.134 persone hanno avuto accesso a servizi sanitari gratuiti
- 5.685 persone sensibilizzate sul tema dei cambiamenti climatici
- 1.195 persone sono state formate sull’importanza dell’acqua e su come risparmiarla
- 4.090 adulti e bambini hanno partecipato ad incontri sui matrimoni precoci e hanno compreso l’importanza dell’istruzione
Questi numeri sono il risultato del nostro impegno quotidiano con le comunità. Tra le cifre, si incastrano racconti di vite vere che sono cambiate grazie al nostro lavoro al fianco delle donne, degli uomini e dei bambini.
Le storie che leggerai, sono la testimonianza di tanti importanti cambiamenti positivi, il frutto del prezioso sostegno dei nostri sostenitori.
Storie e curiosità dal Bangladesh
La salute è un diritto di tutti
Nel cuore di Dhaka, capitale del Paese, la piccola Tabasum era malata e non poteva più andare a scuola: a soli 6 anni già affrontava le difficoltà della vita nella baraccopoli, dove l'accesso ai servizi sanitari è un lusso che molti non possono permettersi. La mancanza di strutture mediche e l'alto costo delle cure mettevano a dura prova la sua famiglia e la comunità, costringendoli a lottare quotidianamente per la salute. Per aiutarli abbiamo allestito campi medici gratuiti che hanno offerto visite, medicine e supporto diagnostico a 434 persone, garantendo accessibilità a cure mediche di cui non avevano mai potuto beneficiare prima. Questo ha migliorato la salute di molti, compresa Tabasum, che è tornata a scuola, e ha aumentato la consapevolezza della comunità sul diritto alla salute e sull’importanza della prevenzione. Con i campi medici e il dialogo continuo tra la comunità e le autorità sanitarie, Tabasum e i suoi concittadini possono pensare davvero al futuro.
Nuotare salva la vita a Lalua-Champapur
In Bangladesh molti bambini, come la piccola Farzana di 5 anni, non sanno nuotare. Questo è molto pericoloso perché qui le inondazioni sono molto frequenti. Saper nuotare è vitale: il rischio di annegamenti, tragici e comuni nella zona, resta altissimo. Abbiamo lanciato quindi un’iniziativa per insegnare ai bambini a nuotare. Queste lezioni, svolte vicino alle loro case, hanno insegnato a Farzana e ad altri 14 bambini di Lalua-Champapur non solo a stare a galla ma anche la fiducia nell’affrontare l'acqua in sicurezza e nell’aiutare gli altri. Il programma ha diversi punti di forza: oltre a consentire l’acquisizione di abilità vitali ha migliorato molto l'autosufficienza e la salute fisica e mentale dei giovani partecipanti per merito dell’attività motoria. Con Farzana e gli altri bambini, ora promotori attivi della sicurezza in acqua, la comunità si è impegnata in modo collettivo per una maggiore consapevolezza e prevenzione degli annegamenti: l’obiettivo è di estendere queste iniziative salva-vita oltre i confini del villaggio.
📽️ Da vedere e rivedere 📽️
Non solo storie…attraverso le immagini e i video che abbiamo raccolto in questa galleria, potrai vedere i volti e i luoghi al centro del nostro lavoro.
Giuseppe del Progetto Happiness ha realizzato un reportage dal Bangladesh per parlare del fenomeno dei bambini lavoratori nelle fabbriche di abbigliamento e dei progetti che realizziamo.
Giuseppe, reporter e fondatore del Progetto Happiness, e Federica, collega di ActionAid Italia, ci hanno raccontato i progetti visitati in Bangladesh e l’incontro con bambini lavoratori.
