Leggi gli ultimi aggiornamenti sulla situazione in Ucraina dopo due anni dall’inizio dei conflitti.
Febbraio 2023
Un anno di guerra in Ucraina
L'INTERVENTO DI ACTIONAID SUL CAMPO
È passato un anno dall’inizio del conflitto in Ucraina, e i numeri della popolazione coinvolta sono altissimi: sono 12 milioni le persone che hanno abbandonato il Paese e 6 milioni gli sfollati interni.
Chi è rimasto si prepara ad affrontare il secondo anno in emergenza, senza elettricità, riscaldamento e beni di prima necessità. Chi è fuggito ha dovuto trovare un riparo, spesso in un paese straniero, e ricostruirsi una vita.
Fin dai primi giorni del conflitto, in collaborazione con varie organizzazioni locali dei paesi confinanti con l’Ucraina, noi di ActionAid abbiamo organizzato la fornitura di aiuti umanitari immediati, la mappatura dei bisogni e la creazione di spazi sicuri per prevenire episodi di violenza di genere e fornire supporto psicosociale, soprattutto verso donne e bambini. Tra chi si è trasferito nei rifugi, due terzi sono donne (65%) e un quarto (25%) sono bambini.
In situazioni di emergenza, infatti, sono le donne ad essere le più vulnerabili, rischiando di cadere nelle reti dello sfruttamento e di essere vittime di forme di violenza di genere.
Dall’inizio del conflitto sono aumentate notevolmente le richieste di supporto per casi di abusi domestici e violenza sessuale da parte di donne che sono fuggite dalla guerra.
Le parole di Veronika, volontaria di un’associazione partner di ActionAid in Ucraina
“Nella mia vita precedente alla guerra ero un’insegnante. Dopo l’inizio degli scontri ci siamo rifugiati con mia figlia e mio marito prima in un seminterrato, poi in una scuola e abbiamo cambiato vari alloggi e città.
Mancava tutto, soprattutto non c’erano medicine, nemmeno per i bambini. Alla fine, siamo arrivati qui a Kyiv. Ho conosciuto l’associazione Insight che collabora con ActionAid e che si occupa di dare sostegno alle donne; mi hanno aiutato e sono diventata una volontaria.”
In Ucraina, Moldavia, Polonia e Romania collaboriamo con 40 Associazioni partner, dando priorità a quelle gestite e guidate da donne, minoranze e giovani. Grazie al supporto di tanti sostenitori abbiamo fornito assistenza alimentare, medicinali, kit per l’igiene femminile ad oltre 1,5 milioni di persone, e continuiamo a lavorare per rimanere accanto a chi continua ad avere bisogno del nostro sostegno.
L’INTERVENTO IN ITALIA
In Italia siamo attivi in diverse regioni dove già operavamo prima dell’inizio del conflitto a stretto contatto con comunità provenienti dall’Ucraina.
Con il progetto SWEET abbiamo distribuito ai profughi cibo e generi di prima necessità; ora li sosteniamo nella ricerca di abitazioni e lavoro, nell’accesso a corsi di lingua e ai servizi sanitari e nell’inserimento scolastico dei loro figli. Ad oggi abbiamo seguito 173 nuclei familiari, per un totale di 345 persone.
Il principale bisogno che sta emergendo è la necessità di assistenza psicologica.
Stiamo ampliando il nostro intervento per rispondere a queste nuove esigenze, pianificando attività di medio e lungo termine per garantire l’accoglienza in Italia.
