Alluvioni in Bangladesh – ActionAid

17 settembre 2024

⚠️ Alluvioni in Bangladesh

Il Bangladesh sta affrontando una delle inondazioni più devastanti della sua storia. Le alluvioni, causate dall’innalzamento del livello dei fiumi nelle regioni sud-orientali e aggravate dalle forti piogge monsoniche, hanno colpito oltre 4,7 milioni di persone, con 71 vittime accertate, e più di 1,2 milioni di abitanti bloccati senza accesso ai servizi essenziali.

Noi di ActionAid siamo presenti in Bangladesh dal 1982 e ci siamo attivati immediatamente per sostenere la popolazione, concentrando i nostri sforzi nel distretto di Noakhali, a sud del Paese, uno dei più colpiti. Nonostante le difficoltà causate dall’inaccessibilità delle strade, abbiamo avviato la distribuzione di acqua potabile, cibo e kit igienici, offrendo anche il necessario supporto psicologico a chi ne ha bisogno.

L’emergenza e le storie dal campo

A causa delle alluvioni, circa 300.000 persone e 34.000 capi di bestiame sono stati evacuati in 3.870 rifugi sparsi in 11 distretti, principalmente scuole convertite in centri di accoglienza temporanei. Molte comunità sono fragili e vulnerabili e, nell’incertezza generale, esitano a cercare rifugio oppure restano nelle aree alluvionate per proteggere il proprio allevamento.

Trasportare i beni e consegnare gli aiuti è molto complesso a causa delle strade bloccate o impraticabili e, per raggiungere le aree colpite, le persone si arrangiano con risciò, barche e altri mezzi improvvisati.

A soli 24 anni, Tajnahar è stata costretta a cercare rifugio con il suo bambino di 5 anni dopo che l’acqua le ha inghiottito la casa. Oggi, condividono un rifugio temporaneo con circa 22 famiglie, tutte unite dalla stessa tragedia: la perdita della propria casa. Con le strade circostanti distrutte e l’isolamento totale, è difficile ricevere gli aiuti alimentari necessari. 

Le inondazioni hanno danneggiato oltre 300.000 ettari di terra e di raccolti, mettendo a rischio la sicurezza alimentare. Molte infrastrutture sono state danneggiate, con 27.000 punti d’acqua e 62.000 servizi igienici distrutti, aumentando il rischio di una crisi sanitaria. L’acqua contaminata dagli allevamenti ha peggiorato la situazione, causando problemi di salute come malattie della pellePer far fronte ai rischi per la salute, si ricorre a rimedi locali e tradizionali: ad esempio, applicare olio di senape sulla pelle prima di entrare in contatto con l’acqua.

 Come Abdul, rifugiato in una ex scuola insieme alla sua famiglia di nove persone. A causa delle acque dell’alluvione, ha sviluppato una dolorosa malattia della pelle. 

I miei piedi sono così dall’inondazione. Il dolore è terribile” racconta Abdul “molti altri qui soffrono allo stesso modo. Non c’è assistenza medica, quindi usiamo olio di senape come rimedio. Quando la tua vita è in pericolo, chi ha il tempo di preoccuparsi dei piedi?

Nella crisi emergenziale generale, anche le infrastrutture di comunicazione ed energia sono state gravemente compromesse, e alcune zone sono isolate e senza servizi di telecomunicazione.

Le famiglie subiranno le conseguenze di queste inondazioni per anni, e le perdite irreversibili dei mezzi di sostentamento devono essere riconosciute per quello che sono: il risultato di una crisi climatica di cui il Bangladesh è in gran parte innocente” aggiunge Farah Kabir. 

I leader mondiali alla COP29, tra qualche mese, dovranno concordare un obiettivo di finanziamento climatico per fornire i fondi necessari ad aiutare paesi in prima linea come il Bangladesh.

Il nostro intevento nell'emergenza

Il nostro intervento si concentra nel distretto di Noakhali, in particolare nei sotto-distretti di Kabirhat, Begumganj e Feni. Grazie alla stretta collaborazione con i nostri partner locali, Participatory Research and Action Network (PRAAN) e Service For Human Being Organization (SHBO), siamo in prima linea per offrire alle comunità colpite una risposta rapida ed efficace. In particolare, siamo rimasti molto colpiti dalla determinazione dei giovani della rete Activista di ActionAid. Questi ragazzi, cresciuti in un contesto di calamità naturali ricorrenti, si sono immediatamente mobilitati, organizzandosi in squadre per raggiungere le aree più remote e difficilmente accessibili.

Una volta superata la prima fase emergenziale, nella seconda fase prevediamo di distribuire pacchi alimentari, kit igienici con particolare attenzione ai prodotti per l’igiene mestruale e supporto economico alle famiglie. Ci occuperemo anche della disinfezione dei punti d’acqua e della riparazione delle strutture igienico-sanitarie. Inoltre, organizzeremo iniziative per coinvolgere la comunità in attività di pulizia per ridurre i rischi per la salute.

Questa emergenza ci fa riflettere su quanto sia necessario adottare misure che vadano verso un’azione climatica più forte, sia a livello nazionale che globale. L’impatto devastante delle inondazioni è un campanello d’allarme che deve essere considerato per sensibilizzare sull’importanza della resilienza climatica e adottare politiche efficaci per affrontare catastrofi che stanno diventando sempre più frequenti.

Il supporto dei nostri sostenitori tramite i progetti di sostegno a distanza è stato prezioso per poter rispondere efficacemente all’emergenza, ma, adesso più che mai, c’è bisogno di fare di più.

Non solo per superare l’emergenza, ma anche per affrontare ciò che verrà dopo. Anche tu puoi fare la differenza: dona ora cliccando nel bottone qui in basso per permetterci di portare a più persone tutto il sostegno di cui hanno bisogno. 

Grazie di cuore per quello che potrai fare.