A Ghoraghat, portiamo a conclusione un progetto durato tredici anni – ActionAid

Maggio 2025

A Ghoraghat, portiamo a conclusione un progetto durato tredici anni

Dopo tredici anni di lavoro intenso e continuo nella comunità di Ghoraghat, nel Distretto di Dinajpur, nel nord-ovest del Bangladesh, abbiamo portato a termine i nostri progetti di sostegno a distanza. 

In questa zona, uno dei principali distretti agricoli del Paese, le sfide erano molteplici: dall’emergenza climatica alla povertà, dall’analfabetismo a una condizione femminile profondamente svantaggiata, che spesso negava alle donne diritti fondamentali e possibilità di riscatto.

Oggi possiamo guardare con orgoglio al percorso compiuto. Grazie all’energia dei nostri partner locali e al prezioso sostegno dei nostri donatori, abbiamo potuto lavorare al fianco della comunità, accompagnandola verso un futuro più giusto, consapevole e fiducioso.

Abdullah Al Mamum, responsabile del progetto, ha ringraziato i sostenitori per il contributo determinante ai risultati ottenuti nell’area.

Volevo dire grazie da parte di tutta la comunità di Ghoraghat: abbiamo creato 20 Spazi per bambini frequentati da 1800 giovanissimi, aiutato 140 famiglie a ricevere terra da coltivare, prevenuto 185 matrimoni precoci, sostenuto centinaia di donne a diventare imprenditrici coraggiose.

Questa area del Bangladesh è sempre stata molto fragile: i primi a subirne le conseguenze erano i bambini, in particolare le bambine, le ragazze e le donne. Gli adulti non sapevano quanto fosse importante per i loro figli andare a scuola per sentirsi più sicuri, diventare più forti. 

I bambini frequentavano in modo discontinuo, dovevano aiutare i genitori a guadagnarsi da vivere, così tanti di loro erano costretti a lavorare; i matrimoni precoci erano molto frequenti e così anche le violenze su ragazze e ragazzi, non protetti a sufficienza. 

Abbiamo aiutato i giovani a conoscere i loro diritti, sensibilizzato i genitori sul valore dell’istruzione e accompagnato ragazze nel loro percorso di crescita fino a diventare ambasciatrici per la comunità.

Come Afrin che a 17 anni è un esempio di impegno per i diritti dell’infanzia e l’uguaglianza, grazie ai Child Space, centri dedicati ai bambini dove possono sviluppare la loro creatività e consapevolezza.

I risultati che abbiamo raggiunto

Il Bangladesh, con la sua alta densità di popolazione e una situazione politica incerta, affronta grandi sfide, tra cui povertà, insicurezza alimentare e impatti del cambiamento climatico. Donne e bambini sono spesso privati dei diritti, e l’alto numero dei rifugiati che ospita contribuiscono a una crescente instabilità. Il nostro lavoro a Ghoraghat si è concentrato sul garantire accesso al cibo, all’istruzione e a opportunità per le donne, con l’obiettivo di costruire un futuro più giusto e sostenibile. Qui sotto, troverai alcuni dei risultati più significativi di questo percorso.

📍 Nella comunità di Ghoraghat:

Dietro questi numeri si nascondono storie di cambiamento, una comunità rafforzata e una rinnovata speranza in un futuro più dignitoso e sereno.

Ogni attività, anche la più piccola, ha avuto un impatto concreto, contribuendo a far crescere la comunità e a migliorare la vita di centinaia di bambine, bambini, donne e uomini. Tra questo, ci sono anche Afrin, Farzana e Rozina. Continua a leggere per scoprire le loro storie e vedere come oggi, grazie alla generosità dei nostri sostenitori, possono guardare al futuro con fiducia.

La storia di Afrin: coraggiosa e tenace, ha portato avanti la sua voglia di studiare e farsi sentire

Uno dei problemi di questa area del Bangladesh, è la sua bassa scolarizzazione. I motivi sono tanti: i genitori non sanno che studiare è uno dei diritti fondamentali dei bambini, hanno bisogno anche delle loro forze per produrre reddito, la povertà accresce il lavoro minorile e la violenza. Poi, nel 2012, dopo il nostro arrivo, qualcosa ha iniziato a cambiare. 

Abbiamo creato il Child Space, un luogo sicuro dove i bambini possono semplicemente essere bambini: giocare, esprimere la loro creatività e scoprire le proprie attitudini, senza pressioni né paura. 

Afrin ha cominciato a frequentare proprio questo spazio, e qui si è messa in gioco diventando sempre più sicura. Nel 2020 sono stati creati due Forum e Afrin è diventata una delle leader di questi. Nel 2022 è entrata a far parte del Gruppo di Giornalisti e ha imparato a dare voce ai bambini del suo villaggio. Ha raccontato l’emergenza del cambiamento climatico, una delle sfide più gravi del Bangladesh, e si è impegnata in prima persona per piantumare alberi e sensibilizzare la comunità. Ma il suo impegno non si è fermato qui: ha parlato di diritti dei bambini, violenza minorile, matrimoni precoci e educazione all’igiene femminile, contribuendo a diffondere consapevolezza e cambiamento.

La storia di Farzana: da una vita senza futuro a imprenditrice di successo e leader di gruppi giovanili

Le condizioni difficili in cui versa il Paese hanno colpito anche i giovani: i tassi di disoccupazione sono sempre stati altissimi, non erano previste attività di supporto alla loro imprenditoria ed erano destinati a una vita di povertà, proprio come molti dei loro genitori. Sembrava che Farzana, sposa giovanissima, dovesse seguire lo stesso destino. Da subito ci siamo attivati per supportare le nuove generazioni sull’agricoltura sostenibile e su come gestire al meglio le vendite e i mercati. 

Farzana ha colto questa occasione per diventare prima una brava agricoltrice, poi un’allevatrice competente e persino una sarta eccellente, fatto che le ha consentito di aprire un laboratorio di sartoria che oggi dà lavoro a tante altre donne. Farzana ha capito anche l’importanza di diffondere le tecniche più efficaci per la produzione di ortaggi e fertilizzanti, e ha cominciato a trasmetterle ai suoi coetanei. Oggi, il gruppo giovanile che ha fondato conta 30 membri e collabora con gli enti governativi per promuovere servizi a favore dei giovani e della comunità. Diventare leader le ha permesso di diventare un punto di riferimento anche in altri ambiti, portando la sua voce fino alle autorità locali per affrontare temi cruciali come il lavoro minorile e i matrimoni precoci.

La storia di Rozina: da donna di casa senza voce e diritti a imprenditrice esemplare

Rozina inizia la sua vita come tante bambine della sua zona: cresciuta in una famiglia povera, viene data in sposa prestissimo anche se il suo sogno era studiare e diventare un’insegnante. La vita nella sua nuova famiglia era ugualmente molto difficile, per questo ha cominciato a darsi da fare aprendo un piccolo allevamento di polli che, per scarse conoscenze, non è però riuscita a mantenere. 

Quando abbiamo iniziato a lavorare in Bangladesh abbiamo voluto sostenere fin da subito l’imprenditoria femminile: Rozina è entrata nel Gruppo di Donne Agricoltrici, uno dei 38 gruppi che abbiamo attivato con questo scopo, a cui hanno aderito più di 1.500 donne. E così è cambiata la sua vita. Rozina ha ricevuto la giusta formazione su temi come l’agricoltura sostenibile, l’allevamento, la gestione imprenditoriale, ha iniziato a guadagnare dalle sue attività, a reinvestire ma anche a impegnarsi nel sociale. 

È Presidente della banca dei semi comunitaria ed è proprio lei che li distribuisce alle altre agricoltrici quando è il momento. Si è occupata anche di garantire adeguata istruzione ai bambini della sua comunità, facendo riaprire la scuola locale, frequentata da 35 allievi. I sogni di Rozina sono cambiati: ora vuole aprire una grande azienda di allevamento per creare opportunità di lavoro per tutta la sua famiglia e il suo villaggio. Con la determinazione che ha sempre dimostrato siamo certi che ce la farà.