Luglio 2025
I nostri progetti con i giovani, in Italia
Le disuguaglianze e disparità sono presenti in tutto il mondo e si sono solo intensificate con la pandemia globale e l’instabilità politica. Per questo abbiamo deciso di portare l’esperienza costruita con progetti nel mondo sul nostro territorio.
Infatti, anche in Italia le disuguaglianze e la povertà sono aumentate mentre il potere di acquisto e il benessere delle famiglie e delle persone sono diminuiti.
Questo ha colpito soprattutto i più vulnerabili come giovani, donne, persone con origini migratorie o posizione socioeconomica svantaggiata.
Perché partiamo dai giovani?
I giovani sono il motore di ogni paese, ma in Italia sono costretti a lottare per il proprio futuro.
Le disuguaglianze sociali iniziano già dall’infanzia: il 14% dei bambini e giovani vive in povertà assoluta (Istat). Chi è in povertà assoluta non è in grado di acquistare servizi e beni considerati essenziali per una vita dignitosa, limitando fin dall’infanzia il futuro di questi giovani.
Gli ostacoli continuano anche a scuola, con fenomeni come la dispersione e l’abbandono scolastico. Con dispersione scolastica si intendono tutte le forme di abbandono: dal mancato svolgimento del programma scolastico, al ritiro anticipato, all’assenteismo o agli accumuli di ritardi (Istat). Nonostante i miglioramenti nell’abbandono scolastico e dispersione, dal 10,5% del 2023 al 9,8% del 2024, l’Italia rimane sopra la media europea e tra i primi 10 paesi in Europa per percentuale di abbandono scolastico (Eurostat). I livelli di dispersione variano a livello nazionale, con picchi preoccupanti in Campania, Sicilia, Sardegna e Calabria, aumentando il divario tra gli studenti sul territorio nazionale. In più, crescono nell’ambiente scolastico i casi di bullismo o cyberbullismo che colpiscono soprattutto bambine e ragazze, limitando il loro accesso all’istruzione.
Anche dopo essere usciti dagli studi, i giovani si trovano ad affrontare diverse sfide, tra cui la ricerca del lavoro. In Italia, nel 2024, il tasso di giovani NEET (Not in Education, Employment, or Training) è il 14,5% della popolazione tra 15 e 34 anni, 1,7 milioni di giovani, con una prevalenza femminile (59%) e tra le donne di origine straniera (73%). Il tasso aumenta inoltre al Sud e nelle isole (28,4%) rispetto all’11,7% del Nord, e tra le persone con reddito più basso.
La situazione non migliora per i giovani con un lavoro: il 30% dei contratti sono precari o a termine e i salari bassi. Anche una volta trovato un lavoro questa precarietà aumenta il disagio giovanile invece che diminuirlo, peggiorando la salute mentale dei giovani, con fenomeni di ansia e depressione.
I dati in sintesi
- I giovani italiani hanno uno dei livelli di benessere giovanile più basso in Europa
- 14% dei bambini e degli adolescenti in Italia vive in condizioni di povertà assoluta
- L'Italia rimane sopra la media europea e tra i primi 10 paesi in Europa per percentuale di abbandono scolastico
- 14,5% dei giovani italiani sono NEET (Not in Education, Employment or Training, ovvero giovani che non stanno né studiando né lavorando)
- 30% dei giovani ha contratti precari o a termine e il salario è spesso troppo basso
- Gravi effetti sulla salute mentale e psico-fisica di molti giovani
📍 Il nostro lavoro
Quando la scuola e il lavoro sono luoghi dove queste disuguaglianze si ampliano è necessario creare nuovi spazi dal basso dove i giovani posso crescere, imparare ed essere agenti attivi del loro futuro ed è proprio quello che facciamo nei nostri progetti sul territorio.
In Italia come nel mondo basiamo i nostri progetti sulla creazione di reti, collaborando con associazioni e realtà locali già radicate sul territorio. Così facendo lavoriamo insieme ad associazioni che conoscono bene il territorio, le dinamiche, i bisogni e le problematiche e sanno come affrontarle. Questo approccio dal basso che nasce dal confronto con le persone della comunità è necessario per avere un cambiamento effettivo e duraturo che parte dai reali bisogni e diritti delle comunità.
Come in alcuni dei nostri progetti all’estero, anche in Italia per combattere le disuguaglianze e l’esclusione sociale dei giovani costruiamo spazi sicuri, inclusivi e a partecipazione attiva dove i giovani possono sviluppare competenze e sentirsi realizzati, senza essere solo riceventi passivi di servizi. L’empowerment e partecipazione attiva sono infatti alla base del nostro lavoro per creare un cambiamento duraturo.

Nei nostri progetti in Italia agiamo su quattro fronti principali:
- Contrasto e prevenzione della dispersione scolastica: con gruppi studio, sportelli di orientamento e formazione
- Contrasto alla violenza di genere: con laboratori affettivi, spazi di ascolto e sensibilizzazione sia nelle scuole e fuori da esse
- Sviluppo di spazi di aggregazione: spazi dove i giovani si possono aggregare e ritrovare fuori da ambienti scolastici. Qui possono formarsi e crescere con laboratori e corsi che sviluppano le loro capacità e la loro creatività
- Attivismo: come con le Global Platform. Parte di una rete internazionale presente in più di 25 Paesi, la piattaforma è nata per sostenere l’attivismo guidato dai giovani - facilitando la costruzione di campagne e mobilitazione e alleanze tra movimenti, scuole e comunità

Negli ultimi 10 anni di progetti in Italia abbiamo coinvolto in percorsi educativi, formativi e di partecipazione sociale attiva, oltre 30.000 persone: 20.000 studenti e studentesse, 5000 famiglie, 1500 tra docenti, dirigenti scolastici delle scuole più vulnerabili e 300 giovani attivisti ed attiviste. Lavoriamo in tutta Italia per raggiungere il più alto numero di giovani. Siamo a:
- Milano nel quartiere Corvetto, al Polo Ferrara, e quartiere Gratosoglio, allo Spazio Baroni85
- Palermo all’IC Antonio Ugo e all’ISS Pio La Torre
- Roma nel quartiere Tor Bella Monaca, con il progetto Bella fateci spazio
- Reggio Calabria con il progetto Cre.Di.M.I
- Agrigento allo Scaro Café
- e Napoli
Ecco uno dei nostri progetti!
Tra i nostri progetti c’è anche spazio Baroni a Milano nel quartiere di Gratosoglio. Qui per portare avanti le attività e progetti collaboriamo con diverse associazioni radicate sul territorio come Cooperativa Zero5, CSI, ALA, 232, ShareRadio e inGrato. Lo Spazio Baroni85 è un luogo di comunità in un quartiere periferico, ed è un punto di riferimento che offre opportunità concrete di partecipazione, di formazione e di realizzazione per i giovani del quartiere. Questo spazio è un luogo di scambio e crescita, dove gli studenti possono studiare, socializzare, partecipare ad incontri e laboratori organizzati in collaborazione con università e scuole come corsi di orientamento, di formazione o di italiano. Ma questo non è solo un luogo di formazione ma anche uno spazio per sviluppare i propri interessi e la propria creatività. Infatti, vi sono anche corsi di danza, musica, nonché laboratori creativi, per arricchire l’esperienza formativa e personale dei giovani del quartiere. Tutti questi eventi e attività sono pensati proprio per dare ai giovani uno spazio in cui possano formarsi, crescere e creare. Tra i vari progetti portati avanti a Spazio Baroni c’è anche InGrato un progetto che ricerca i bisogni e desideri delle e dei giovani del quartiere tramite interviste e questionari. Ecco alcune testimonianze di chi lavora a questo progetto.


Tutto è questo possibile grazie ai nostri sostenitori e il loro continuo supporto: grazie a tutti coloro che credono in una possibilità di reale cambiamento nella vita delle persone, del nostro territorio e delle nostre città e soprattutto nella possibilità di costruire un futuro non solo diverso ma migliore.
Tanti giovani in Italia stanno già partecipando e beneficiando dei nostri progetti, i primi passi del cambiamento sono già in moto ed è solo l’inizio.