La voce dei cittadini cambia la vita nelle comunità
Quasi la metà delle persone nel distretto di Namutumba, nella Regione orientale dell’Uganda vive in povertà, una percentuale molto più alta del resto del Paese, quasi il 30% dei bambini soffre di ritardo nella crescita. L’economia si basa sull’agricoltura, fatta con tecniche inadeguate; manca acqua, elettricità e assistenza sanitaria. Tutto questo ha un impatto anche sulla vita scolastica: scarsa frequenza, edifici inadeguati, pochi insegnanti. Le sfide per aiutare la popolazione a cambiare in meglio erano davvero tantissime. Abbiamo deciso di formare alcuni gruppi di persone perché diventassero portavoce dei diritti delle comunità di fronte alle istituzioni, monitorassero le spese, si occupassero di inclusione, facessero pressioni per avere più servizi scolastici e sanitari. E così è accaduto, con notevoli passi avanti. Sono stati cancellati alcuni costi sanitari e ristrutturati gli ospedali, c’è più attenzione nei confronti delle disabilità, sono state sistemate strade e scuole, migliorando la vita degli studenti e il loro rendimento. La popolazione ora è più consapevole dei propri diritti, le istituzioni hanno capito cosa fosse necessario fare per il bene di tutti.
Yidi, 30 anni, uno dei giovani formati sui temi sociali oggi è molto attivo nella sua comunità:
"Abbiamo raggiunto risultati impensabili in ambito sanitario, ora il nostro prossimo obiettivo è migliorare l’istruzione: vogliamo aumentare gli insegnanti, il numero delle aule e che siano costruiti bagni sicuri e divisi per genere. Siamo riusciti a far compiere i primi passi e arriveremo fino in fondo!"