2025: un anno di lavoro in Bangladesh – ActionAid

Luglio 2025

2025: un anno di lavoro in Bangladesh

In Bangladesh la situazione dei giovanissimi è drammatica, molti di loro sono impiegati in attività lavorative fin dalla più tenera età e costretti così ad abbandonare la scuola o, addirittura, nemmeno iniziare a frequentarla: 

secondo il National Child Labour Survey del 2022, infatti, i bambini fra i 5 e i 17 anni che lavorano sono oltre 1,7 milioni e di questi poco più di 1 milione è impiegato in lavori pericolosi. 

 

Fino ad un anno fa, tra loro c’era anche Jui, una ragazzina di 12 anni che abbiamo incontrato durante una nostra missione nella baraccopoli di Dacca con mamma e sorelline, e si è trovata a doverle aiutare economicamente entrando nella stessa fabbrica di abbigliamento della madre. Lavorava senza pausa tutto il giorno, e ha cominciato ad ammalarsi, a non dormire, ben lontana da una vita leggera e felice come avrebbero diritto tutti i bambini e le bambine del mondo alla sua età.  

Aveva anche lasciato la scuola al quinto anno, proprio lei che voleva diventare un medico! Ci siamo affezionati a lei e da quell’incontro ci siamo attivati insieme ai colleghi e alle colleghe locali. Abbiamo sostenuto la mamma affinché potesse riaprire l’attività chiusa durante la pandemia, e aiutato Jui a tornare a scuola. A gennaio si è riscritta: vederla sorridere tra i banchi ci ha riempito il cuore.

Jui è una storia a lieto fine: continueremo a impegnarci per raccontare altre storie che hanno il sapore della felicità in un Paese in cui milioni di persone vivono in condizioni di assoluta precarietà anche a causa dei fenomeni naturali improvvisi e violenti che lo devastano, come le inondazioni avvenute a settembre 2024. 

I risultati che abbiamo raggiunto quest'anno

grazie al vostro supporto

Questi numeri sono il risultato del nostro impegno quotidiano con le comunità. Tra le cifre, si incastrano racconti di vite vere che sono cambiate grazie al nostro lavoro al fianco delle donne, degli uomini e dei bambini.

Le storie che leggerai, sono la testimonianza di tanti importanti cambiamenti positivi, il frutto del prezioso sostegno dei nostri sostenitori. 

Un Focus sul nostro lavoro

Nel quartiere urbano a Dhaka, oltre 10.000 persone vivono in condizioni precarie, senza accesso a servizi sanitari pubblici. Per rispondere all’emergenza, abbiamo attivato spazi sicuri per bambini, incontri su salute, nutrizione e igiene, e organizzato due campi sanitari gratuiti. In totale, 434 persone hanno ricevuto cure mediche, 345 farmaci, 193 test diagnostici e 32 visite specialistiche. Inoltre, la comunità ha avviato un dialogo con le autorità locali per chiedere l’apertura di un centro sanitario. Un primo passo concreto verso il diritto alla salute e la copertura sanitaria universale entro il 2030.

Le donne come Nilufa oggi hanno autonomia e libertà

In Bangladesh le donne vivono ai margini della società: sono meno istruite, dipendono dai mariti, fanno fatica a guadagnare e a farsi rispettare. Nilufa, 35 anni, mamma di due figlie, avrebbe voluto fare di più, ma viveva in una condizione di forte marginalità: dipendeva interamente dal reddito del marito, che prendeva tutte le decisioni in casa, e non aveva accesso a formazione o spazi in cui potersi esprimere. Avrebbe voluto cambiare le cose, ma non sapeva da dove cominciare. Nella sua comunità abbiamo istituito dei Gruppi per aiutare le donne a credere in loro stesse, emanciparsi, aprire piccole attività e produrre reddito. Nilufa ce l’ha fatta: è stata formata anche sulla prevenzione degli abusi e su come denunciarli. Ha iniziato a coltivare ortaggi per aiutare la sua famiglia, poi ha cominciato a sostenere altre donne e a prendersi cura della sua comunità organizzando la raccolta dei rifiuti. Oggi guida il cambiamento con grande successo. “Il Gruppo mi ha insegnato lezioni preziose e ha aumentato la mia fiducia. Ora mi sento pronta a guidare altre donne e a offrire supporto a chi ne ha bisogno. Sono appassionata del mio lavoro e trovo gioia nel servire gli altri. Grazie per avermi sostenuta nell'essere una leader, leader delle donne emarginate. Non sarebbe mai stato possibile senza di voi.”

A fianco di Mim e di tutti gli adolescenti che vogliono un futuro!

In Bangladesh, come in molte altre parti del mondo, bambine e bambini spesso non hanno accesso all’infanzia che meritano: iniziano a lavorare molto presto, quando dovrebbero essere a scuola, e i matrimoni precoci sono ancora diffusi, anche a causa delle difficoltà economiche che spingono le famiglie a scelte dolorose. Nella regione di Bakalia, abbiamo sostenuto ragazze come Mim, che viveva in una baraccopoli, sostenendole nel loro percorso di crescita, affinché potessero diventare portavoce dei diritti dei minori e promotrici della salvaguardia dell’ambiente. Mim ha scoperto quanto sia importante l’istruzione e quanto conti avere a disposizione libri e attività creative per crescere e diventare indipendente. Entrando in uno dei nostri Forum dei Bambini, ha capito di poter essere una leader e lottare per migliorare la vita dei suoi coetanei e della sua comunità. Ora è molto orgogliosa del suo cammino, e anche noi siamo felici di accompagnarla in questo percorso. Mim, 14 anni, ha le idee molto chiare Non voglio che il sogno di nessun bambino venga distrutto. Non voglio vedere i bambini privati dei loro diritti. Voglio portare avanti il movimento culturale contro i matrimoni precoci e il lavoro minorile con l'aiuto dei miei amici del Forum dei Bambini. Un grande ringraziamento ad ActionAid perché ha cambiato la mia prospettiva.

📽️ Da vedere e rivedere 📽️

Non solo storie…attraverso le immagini e i video che abbiamo raccolto in questa galleria, potrai vedere i volti e i luoghi al centro del nostro lavoro. 

È passato del tempo da quando, insieme a Giuseppe Bertuccio D’Angelo di Progetto Happiness, abbiamo incontrato Jui. Un anno fa cuciva abiti per poco più di tre euro al giorno. Oggi, finalmente, possiamo raccontare una storia diversa: Jui è tornata a scuola.

Grazie a tutte le persone che hanno contribuito, a un programma mirato di supporto educativo e a percorsi di formazione e sostegno al reddito per le famiglie abbiamo reso possibile il suo ritorno in classe.

“Ora ho ritrovato le mie amiche, posso studiare e giocare. Voglio diventare medico e curare gratuitamente chi non può permetterselo. Oggi credo davvero che il mio sogno possa diventare realtà”.