Sumona aveva solo 4 anni quando cominciò a frequentare il Child Centre di ActionAid, uno dei nostri progetti nello slum di Dhaka, la capitale del Bangladesh. La sua famiglia, segnata dalla povertà e da rigidi valori tradizionali, non intendeva mandarla a scuola. Grazie al lavoro dei nostri colleghi sul campo e a un paziente dialogo con i genitori, Sumona poté iniziare un percorso scolastico gratuitamente.
Ma il momento più critico arrivò quando, a soli 12 anni, la sua famiglia tentò di farle sposare un uomo. Questa volta, però, Sumona non era sola. Sapeva che era sbagliato e sapeva a chi chiedere aiuto. Parlò con le amiche, con gli operatori di ActionAid. Alzò la voce. E di nuovo, quel potere invisibile entrò in azione. Ci furono nuove discussioni con i genitori, nuovi dubbi, nuove consapevolezze. E alla fine, ancora una volta, la famiglia disse no. No al matrimonio precoce.
Grazie a questo intervento mirato, Sumona ha potuto proseguire gli studi, ottenere brillanti risultati e iscriversi all’università. Il suo sogno è di diventare avvocato.
Oggi Sumona è quella che va nelle case, quella che parla con i genitori esitanti, quella che convince una madre che la scuola vale più di una dote. È attiva nel Child Center, impegnata nel sensibilizzare altre famiglie e prevenire altri matrimoni precoci, come chi l’ha salvata. Ha interrotto un ciclo, e ne ha creato uno nuovo: un circolo virtuoso.
Perché quando salvi una bambina dal matrimonio precoce, non stai solo cambiando la sua vita. Stai cambiando tutte quelle che verranno dopo di lei.
Guarda il video qui sotto per ascoltare direttamente dalle parole di Sumona la sua storia