A causa delle alluvioni, circa 300.000 persone e 34.000 capi di bestiame sono stati evacuati in 3.870 rifugi sparsi in 11 distretti, principalmente scuole convertite in centri di accoglienza temporanei. Molte comunità sono fragili e vulnerabili e, nell’incertezza generale, esitano a cercare rifugio oppure restano nelle aree alluvionate per proteggere il proprio allevamento.
Trasportare i beni e consegnare gli aiuti è molto complesso a causa delle strade bloccate o impraticabili e, per raggiungere le aree colpite, le persone si arrangiano con risciò, barche e altri mezzi improvvisati.
A soli 24 anni, Tajnahar è stata costretta a cercare rifugio con il suo bambino di 5 anni dopo che l’acqua le ha inghiottito la casa. Oggi, condividono un rifugio temporaneo con circa 22 famiglie, tutte unite dalla stessa tragedia: la perdita della propria casa. Con le strade circostanti distrutte e l’isolamento totale, è difficile ricevere gli aiuti alimentari necessari.