Centinaia di donne provenienti da tutte le province del Gambia marciano vestite con la maglietta rossa ActionAid per le strade di Kudang, nel distretto centrale di Niamina.
Mostrano striscioni e cartelli per reclamare l’importanza che hanno nell’economia del Paese e chiedere una maggiore tutela dei propri diritti.
Sono tutte lavoratrici della terra e si riuniscono una volta l’anno per l’International Rural Women Day.
In Gambia le donne rappresentano l’80% dei lavoratori agricoli, ma quasi mai sono proprietarie delle terre che lavorano, che solitamente sono intestate agli uomini della famiglia.
In occasione dell‘International Rural Women Day (15 ottobre) ActionAid organizza ogni anno una marcia e una manifestazione per permettere alle donne provenienti da tutto il Paese di incontrare le principali autorità, discutere di che cosa è stato fatto e, soprattutto, di che cosa resta ancora da fare ed evidenziare il ruolo che le donne hanno nel contribuire attraverso l’agricoltura all’economia del Paese.
Particolarmente significativa è stata la presenza all’evento del ministro dell’Agricoltura, Demba Sabally, al quale le rappresentanti delle organizzazioni delle coltivatrici hanno riconosciuto l’importanza degli interventi fatti nel recente passato (come la riduzione del prezzo dei fertilizzanti e la fornitura di nuovi terreni da coltivare) ma, allo stesso tempo, hanno ribadito le loro richieste su tematiche ancora molto sensibili, come la giustizia climatica, l’accesso alla proprietà delle terre e la tutela contro la violenza di genere e la scarsa rappresentanza politica.
Il ministro, nel suo discorso, ha riconosciuto che le donne devono ancora affrontare molte difficoltà e ha ribadito il proprio impegno, perché l’uguaglianza di genere e l’emancipazione femminile sono fattori chiave per raggiungere la sicurezza alimentare in tutte le comunità.