2023: un anno di lavoro in Brasile – ActionAid

Giugno 2023

Un anno di lavoro in Brasile

Pur essendo uno dei maggiori produttori agricoli a livello mondiale, il Brasile vive una grave situazione di insicurezza alimentare: sono 61 milioni di persone a soffrire di questa condizione. Nonostante la crescita economica degli ultimi anni, nel Paese persiste un elevato livello di povertà e di iniquità sociale determinati in primo luogo dalle notevoli diseguaglianze nella distribuzione del reddito e nella proprietà della terra.

Scopriamo insieme i risultati che siamo riusciti a raggiungere nell’ultimo anno, il frutto del nostro lavoro al fianco delle comunità. 

Numeri che contano

Storie e testimonianze

Qui di seguito potrai leggere le parole dei protagonisti dei nostri progetti, di chi oggi può guardare al futuro con occhi diversi. 

Il futuro del Brasile è (anche) nelle mani delle giovani donne

Il Maranhão è una delle regione brasiliane in cui la popolazione agricola soffre maggiormente la fame. Tra i motivi principali ci sono la mancanza di specializzazione e di sicurezza sul lavoro e la disoccupazione. Insieme all’organizzazione Assema abbiamo individuato nel sostegno alle giovani donne la possibilità di risolvere questa grave situazione: è nato così un programma di aiuto e formazione per migliorare le tecniche di coltivazione della frutta locale, fonte di cibo e di guadagno, che coinvolge intere famiglie, cominciando proprio dalle ragazze.
In meno di un anno e mezzo la famiglia di Ivanessa Mariano, che con noi ha studiato agronomia, ha prodotto e venduto 11.000 chili di polpa di frutta e migliaia di chili di verdura biologica. La storia di Ivanessa dimostra che dare spazio, diritti e libertà alla popolazione femminile può cambiare davvero la vita di intere comunità e valorizzare al meglio territorio e risorse locali.
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Ho sempre pensato che la terra sia una ricchezza, fonte di vita per tutti noi. Se hai la terra, puoi produrre, ma dobbiamo tutti prendercene cura. Ringrazio chi mi ha aiutato a diventare quella che sono e mia madre, la persona che mi ha incoraggiato di più. Tutto quello che fa, lo fa con passione, con amore: mi ha insegnato a essere indipendente, anche finanziariamente. Tutte noi donne dobbiamo imparare questo, a sentirci più forti, a costruirci un ruolo nella vita.
Ivanessa, 32 anni
oggi laureata in agronomia

Cambiare mentalità migliora la vita di tutti, non solo delle donne.

In Brasile il contributo fondamentale delle donne alla vita di famiglia e di comunità è totalmente ignorato. La popolazione femminile deve occuparsi della casa, dei figli e degli anziani senza alcun riconoscimento, anche quando è impegnata nella produzione agricola o nel commercio di prodotti, anche se lavora. In questa società, che vede e apprezza solo le azioni degli uomini e sminuisce il ruolo delle donne, la scuola non fa eccezione: solo il 20% degli insegnanti è di sesso femminile.
Era necessario cambiare rotta ed educare i giovanissimi a superare i pregiudizi e aiutarli a capire la parità di genere: insieme al partner Esplar, abbiamo organizzato una serie di laboratori che abbiamo portato in 20 scuole. Attraverso musica, giochi, disegni e tante attività creative abbiamo raggiunto traguardi insperati: bambini e adolescenti ora sono più rispettosi e accolgono la diversità, che si tratti di disabilità o differenze di genere o di etnia. Hanno capito anche che i lavori di casa non sono un dovere solo femminile e che è giusto condividerli.
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La mia vita è sempre stata molto faticosa, dovendo fare tutto in casa e lavorando tante ore a scuola. Ho partecipato ai laboratori di ActionAid e Esplar insieme ai miei studenti: è stato tutto nuovo e sorprendente, anche per me. Le prime a dover cambiare abitudini e modo di pensare siamo proprio noi donne! Mio figlio José aveva un ritardo nell’apprendimento e me ne sono resa conto durante questi incontri: adesso lo aiuto di più e faccio lo stesso con altri bambini come lui. Grazie di cuore a chi, anche a distanza, dimostra di volerci bene.
Maria Leiliane, 37 anni
insegnante e mamma di due bambini