A giugno 2023 abbiamo portato a conclusione i progetti di adozione a distanza nel Paese. In questi anni di lavoro ci siamo presi cura dell’istruzione di bambini e ragazzi assicurando loro l’accesso scolastico tramite la riqualificazione e la costruzione di 4 nuove aule nella scuola di Mubanga. Abbiamo lavorato accanto alle donne supportandole nella loro indipendenza economica, tramite la fornitura di sementi e corsi di formazione per 7 cooperative femminili, migliorando le loro capacità organizzative: oggi sono autonome e possono contare su un proprio reddito.

E sono ancora molti altri i risultati che abbiamo raggiunto insieme:

• Abbiamo istituito 58 programmi di risparmio e credito, in modo che le persone possano ottenere prestiti a prezzi accessibili per migliorare i propri mezzi di sussistenza.
• Abbiamo sostenuto 7 scuole per la costruzione di 57 nuove aule, 32 blocchi di servizi igienici, 7 uffici amministrativi scolastici e la ristrutturazione di 6 aule, di cui hanno beneficiato finora oltre 132.300 studenti.
• Abbiamo installato sistemi di acqua potabile in 3 scuole e in 3 villaggi che comprendono oltre 1.200 famiglie.
• Abbiamo sostenuto 8.150 agricoltori, in rappresentanza di 18 piccole cooperative, per migliorare la produzione di olio di girasole.

Siamo orgogliosi di avere supportato tante famiglie e di aver realizzato tanti progetti concreti ma anche seminato consapevolezza e formazione che rimarrà nelle mani delle donne, uomini e bambini del Burundi.

Le scuole sono aperte, ma uno degli effetti più gravi del Covid è l’aumento dell’abbandono scolastico. Sono tanti i ragazzi e soprattutto le ragazze che non sono rientrate a scuola. Per contrastare questo fenomeno già diffuso prima della pandemia, i cui rischi sono gravidanze e matrimoni precoci, stiamo implementando le attività di sensibilizzazione sull’importanza della scuola e sui diritti di donne e bambine.

Inoltre stiamo aumentando i servizi attraverso la fornitura di materiale scolastico, assistenza sanitaria e alimentare nelle scuole, per incentivare i genitori a mandare i propri figli a scuola e gli studenti a frequentarla.

In Burundi la situazione relativa ai contagi Covid è stabile. Il Paese non è in lockdown e non ci sono particolari restrizioni, la campagna vaccinale prosegue a rilento, non ci sono dati sul completamento del ciclo vaccinale.

In Burundi, come in molti altri paesi di Asia, Africa e America Latina, gli effetti più gravi del Covid non sono i numeri delle vittime, ma le conseguenze economiche e sociali.

Sono tanti i paesi in cui sono aumentate le famiglie che fanno fatica a trovare il cibo per i propri figli perché il costo dei generi alimentari è cresciuto a dismisura. Le violenze domestiche sulle donne e sulle bambine si sono moltiplicate.  Tante comunità hanno dovuto abbandonare le proprie terre per fuggire dai cambiamenti climatici o dai conflitti locali.

Durantee la pandemia aiutato economicamente 16.214 donne e le loro famiglie e l’80% delle donne che ha partecipato al nostro programma ha ora una situazione economica stabile. Abbiamo distribuito più di 5mila maiali e capre alle famiglie più vulnerabili che dipendono dall’agricoltura e dall’allevamento per il proprio sostentamento. Abbiamo installato 148 centri di distribuzione di acqua, sapone e igienizzante in scuole isolate e altri 120 nelle comunità più in difficoltà, raggiungendo oltre 20.000 persone. Abbiamo messo in atto misure massime di protezione contro il Covid-19 per tutelare tutte le parti coinvolte nei nostri programmi e continuiamo a condurre regolarmente attività di sensibilizzazione all’interno delle comunità.