A dicembre 2022 abbiamo portato a conclusione i progetti di adozione a distanza nel Paese. Il nostro lavoro in questi anni è stato interamente finalizzato a far crescere le comunità all’interno del loro contesto. Insieme a colleghi e colleghe, abbiamo lavorato per renderle più forti e indipendenti e i traguardi raggiunti sono tangibili: dall’aumento dell’iscrizione a scuola di bambine e bambini alla diminuzione dell’abbandono scolastico, dall’importante lavoro di empowerment femminile alla diminuzione della violenza.

Nel Paese i casi di persone affette da Covid19 sono diminuiti, mentre la campagna vaccinale procede molto a rilento perché la popolazione è molto scettica. Ad oggi circa il 20% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale.

Il paese deve affrontare ora gli effetti economici e sociali della pandemia.

Uno degli impatti più forti è stato un aumento di violenze di genere e l’abbandono scolastico. Dopo la riapertura delle scuole circa il 43% degli studenti non ha ricominciato a frequentare regolarmente le scuole (dati Unicef). L’isolamento e la chiusura delle scuole ha causato un aumento di casi mutilazioni genitali femminili e matrimoni precoci. In Liberia circa 40% delle donne tra i 15 e i 49 anni che ha subito la pratica. È uno dei pochi paesi dell’Africa occidentale che non ha una legge che criminalizza le mutilazioni genitali femminili.

Noi continuiamo le attività sia a livello nazionale che comunitario per limitare questa pratica, ad esempio con l’ istituzione di 50 forum per ragazze e ragazzi per aumentare la consapevolezza sui giovani.

Abbiamo raggiunto più di 550.000 persone tramite campagne di sensibilizzazione e formazione per la prevenzione dal contagio e abbiamo distribuito 150mila mascherine in più di 60 comunità nel Paese.