Haiti continua ad affrontare una serie di sfide gravi, tra instabilità politica, difficoltà economiche e problemi sociali, aggravati da disastri naturali ricorrenti. Ad oggi, circa 5,5 milioni di haitiani necessitano di assistenza umanitaria per carenza di cibo, farmaci e altri beni di prima necessità.
A partire dai primi mesi del 2024, la capitale Port-au-Prince e la regione dell’Artibonite sono state colpite in maniera crescente dalla violenza delle bande, accusate di omicidi, stupri, saccheggi e rapimenti a scopo di riscatto. Soltanto nei primi mesi dell’anno, le vittime sono state 2.500, di cui 82 bambini.
Il controllo capillare delle bande criminali ha influenzato tutti gli aspetti della vita quotidiana della popolazione, così come il nostro lavoro sul campo: la chiusura delle principali strade che collegano Port-au-Prince alle aree rurali, la mancanza di carburante e le frequenti interruzioni di elettricità rendono molto difficile per i nostri colleghi effettuare spostamenti nelle comunità.
Quasi 200.000 bambini rischiano di non avere accesso all’istruzione a causa della chiusura di circa 900 scuole, molte delle quali trasformate in rifugi per le famiglie sfollate.
La crisi sta aggravando la violenza contro donne e ragazze, con un drammatico aumento degli episodi di abuso. La maggior parte delle vittime sono sfollate interne, e il 72% delle violenze è di natura sessuale, spesso perpetrata da bande armate, responsabili del 66% degli attacchi.
Nonostante queste condizioni, continuiamo a lavorare con i partner locali per portare avanti i nostri progetti, mettendo al primo posto la sicurezza dei bambini e delle loro famiglie.